Propr. Elizabeth B., attrice inglese. Esordisce ad appena 11 anni e già a tredici calca le scene del Court Theatre di Londra. Subito dopo entra nella compagnia di C. Blake Cochran, con la quale si esibisce, danzando, recitando e cantando in cockney negli smoking concert, spettacoli popolari che deliziano il pubblico, specchio della quotidianità londinese. L'esordio cinematografico avviene, su invito del regista e sceneggiatore G. Pearson, nel 1920 con Nothing Else Matters (Niente altro importa), scialba storia di gelosia che spinge Betty, insoddisfatta del ruolo, a tornare al teatro. Già nel 1921, tuttavia, Pearson ritorna all'attacco proponendo alla B. il ruolo di Squibs, una fioraia di Piccadilly aggressiva e impertinente, ma capace di grandi slanci sentimentali. La prima pellicola, intitolata appunto Squibs (1921), riscuote un enorme successo in patria e dà inizio a una vera e propria serie di avventure di questa eroina popolare e sanguigna, ma dotata di grande umanità. In Squibs wins the Calcutta Sweep (Squibs vince la lotteria di Calcutta, 1922), Squibs M.P. (1923), Squibs' Honeymoon (La luna di miele di Squibs, 1923) perfeziona l'umorismo vernacolare e genuino di un personaggio nato nel music-hall. La «Mary Pickford d'Inghilterra», come venne battezzata in patria, sbarca in Francia dove, per conto della Gaumont interpreta ruoli sofisticati in alcuni film diretti da L. Mercaton. Tornata in Gran Bretagna, insieme a Pearson tenta di rinverdire il personaggio della scaltra, ma sentimentale londinese in Blinkeyes (Occhi che ammiccano, 1926), scontrandosi con un pubblico che nel frattempo aveva cambiato gusti e umori. Instancabile, agli inizi del sonoro fonda una casa di produzione che porta il suo nome e nel 1935 si ripresenta in un fallimentare remake di Squibs. La «regina d'Inghilterra della felicità» ritorna quindi definitivamente al teatro.