La fine di un gappista. Giorgio Formiggini e lo stalinismo partenopeo
Giorgio Formiggini era un giovane napoletano di origine ebraica e decisa vocazione antifascista. Dopo l'entrata in vigore in Italia delle leggi razziali fu costretto ad abbandonare la scuola e cominciò a dedicarsi a tempo pieno al suo impegno politico. Rimase nei GAP romani fino alla liberazione della città e divenne in seguito un fedele e promettente "rivoluzionario professionale", ovvero un funzionario della federazione comunista napoletana, dove passò da una posizione trotzkista a una ferma scelta stalinista. Nel 1956, dopo essere stato isolato all'interno del partito in quanto "stalinista", abbandonò la causa per cui si era battuto e cominciò a insegnare cancellando il suo passato e vivendo con il solo ricordo.
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Anno edizione:1999
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