Forest Dwellers

Alla ricerca dell’ispirazionale intersezione tra improvvisazione libera, rave e antico misticismo, Plants Heal presenta un album di battute caleidoscopiche e organiche in Forest Dwellers. L’album presenta accenni al familiare - bagliori di dub techno, boom-bap da trip hop, momentum kosmische, modulazioni di basso graffianti, ambient new age e persino qualche scintilla di disco. Nessuno di questi riferimenti è esplicito, e si intrecciano a espressioni meno identificabili, radicate nelle pratiche sonore di Dan e Dave. Il risultato è un arazzo vorticoso di groove in continuo sviluppo, abbastanza aperto e agile da cambiare ritmo a metà flusso - altrettanto a suo agio nel lasciar sciogliere la propulsione quanto nel bloccarsi in un groove “four-to-the-floor”. Dalla sincopazione scivolosa di Avena Moon all’angolare “bait-and-switch” di Alien Hardware, dalla sognante contemplazione di Yarrow al funk caldo e avvolgente di Space Ballad, il mondo sonoro di Plants Heal è ampio e apprezza tanto i motivi musicali immediati quanto le astrazioni più selvagge.