Forget me not

Se dovessi dire quali sono i romance più belli tra quelli usciti negli ultimi anni, questo sarebbe sicuramente incluso della lista. La trama è abbastanza semplice: i protagonisti si conoscono tramite lavoro in quanto entrambi coinvolti nel settore dei matrimoni; alcuni anni dopo cominciano una frequentazione, che, per motivi all'inizio sconosciuti al lettore, viene terminata in modo brusco. La narrazione vera e propria, quindi, comincia con i due protagonisti che, per via di un matrimonio in cui sono coinvolti entrambi, si ri-incontrano e sono "costretti" a lavorare insieme. Per rendere noti i fatti avvenuti prima di tale evento, l'autrice ha fatto una scelta stilistica di alternare capitoli riguardanti gli eventi del presente raccontati dal POV della protagonista femminile, e capitoli riguardanti gli eventi del passato raccontati dal POV del protagonista maschile (a tale "regola" fanno eccezione solo alcuni degli ultimi capitoli). Se è vero che, per alcuni, tale modo di organizzare la storia può sembrare eccessivamente complesso e causa di rallentamento a livello dell'andare avanti degli eventi, ritengo invece sia funzionale per, da un lato, raccontare appunto i precedenti amorosi dei due protagonisti e, dall'altro, per creare maggiore mistero attorno a tali eventi. La storia in sé, anche se può sembrare scontata, in realtà credo dia modo di riflettere su diverse questioni: ad esempio, come il modo in cui cresciamo e i fatti che viviamo sulla nostra pelle siano a volte determinanti, anche anni dopo che sono successi, nelle scelte che compiamo, e quanto sia difficile capire che, solo perché certe situazioni sono capitate a qualcuno, questo non significa che debbano ri-presentarsi sempre e a tutti. In sintesi, consiglio questo libro a coloro che, a volte, hanno sentito la necessità di imporsi dei limiti per via di esperienze negative vissute nel passato: vale la pena perdere il bello per via della possibilità del brutto? A voi la scelta!