Feltrinelli (Biblioteca di Musica); 1986; 8807180057; Copertina flessibile con risvolti; 24,5 x 16 cm; pp. 346; Traduzione di R. Bianchini. Prima edizione. ; Presenta leggeri segni d'uso ai bordi (senza mancanze nè lacerazioni), interno senza scritte, timbro alla prima pagina, volume lievemente brunito; Come nuovo, Molto buono, Buono, Accettabile (come da foto). ; Nel suo esemplare libro Lo stile classico, Charles Rosen aveva rivelato nei minimi dettagli ma anche nei suoi grandiosi contorni l'immensa selva musicale che nella storia delle arti si pone come modello di riferimento, assumendo il nome illustre di "classicismo". In quelle pagine, il vasto e composito panorama acquistava trasparenza e linearità logica senza perdere in complessità, rivelando fino in fondo le strutture di uno stile assunto da Rosen come chiave di decifrazione e di esaustiva interpretazione di un linguaggio e di un'epoca. In questo nuovo libro, l'autore osserva il panorama più da vicino, spingendo la propria indagine, in modo più specifico e con una trasparenza che rivela ulteriori dettagli ma anche più nette linee di raccordo e d'insieme, a sondare gli esiti formali dello stile classico, le strutture corporee in cui la forma classica s'incarna. L'indagine si restringe e si approfondisce, getta etta sguardi nelle microstrutture per poi ricomporre i grandi contorni, ma in modo assolutamente inedito e talora imprevedibile. Con una casistica sterminata, ricca di esempi musicali a volte celeberrimi a volte rarissimi e difficili a trovarsi, e qui raccolti con risultati di sorprendente evidenza, Rosen mette a profitto la sua esperienza di grande pianista ricercatore, militante in prima persona in campo concertistico, e la unisce al proprio talento di storiografo e di critico. Rosen affronta la forma musicale che è il cuore e il cervello dello stile classico, la sonata, esaminandola fin dalle sue premesse storiche presenti nel periodo barocco (non solo la forma bipartita, come "centro del centro" nelle predilizioni formali dello stile classico, ma anche l'aria il concerto barocco), e sviluppandone lo studio là dove essa raggiunge il culmine (con la celebre triade, Haydn, Mozart e Beethoven, ma anche con le varianti rappresentate da Cherubini, Weber, Schubert, Mendelssohn), indagandone le trasformazioni nei compositori romantici (Schumann, Liszt, Chopin), fino alle esperienze restauratrici di Brahms, Reger, Strauss, e alle innovazioni che il Novecento arreca pur senza mai smentire (come avviene in Skrjabin o in Prokofjev) le strutture codificate non per stanca abitudine ma perché meravigliosamente efficienti e resistenti. Naturalmente, l'indagine condotta sui maggiori musicisti che hanno contribuito all'edificazione e all'arricchimento della orma sonata, articolata in sotto-forme e in varianti, non trascura la folla dei compositori cosiddetti minori, ed anzi mostra la profonda unità e convergenza di un lavoro artistico comune. Il plurale usato nel titolo del libro pone l'accento sulla fondamentale affinità stilistica di tutti i generi formali e dei loro schemi. L'analisi di Rosen mostra con insuperata evidenza l'eccezionale e coerente omogeneità del linguaggio musicale classico, offrendo ai lettori decisive chiavi di lettura per la comprensione diretta dell'ascolto e dei rapporti tra la musica e gli altri aspetti della cultura; L'immagine se disponibile, corrisponde alla copia in vendita.
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