Dare i natali ad una sorta di “enciclopedia” esplicativa di una band non è affatto semplice. Cosa inserire? Cosa condividere? Cosa mettere a nudo o lasciare nell'ombra, magari “oscurandolo” con un coinciso velo d'hype?. Se poi il gruppo in questione risponde al nome (ed al successo planetario) “Franz Ferdinand”, la faccenda continua a nutrirsi di controversie, in particolare: come riuscire a non cadere nelle “trappole” di un gesto, per alcuni versi, tanto autocelebrativo?. Ennesima produzione studiata e mirata a far accrescere il fanatismo indotto e quindi senza basi?. Insomma, quel perenne bilico tra indie e mainstream, forza e croce dei quattro ragazzi di Glasgow, riesce a mantenere viva una certa dose di preoccupazione. Non tanto per tener fede a supposizioni a priori, in cui nel primo caso si parla di principi con annessi cavalli bianchi e nel secondo delle streghe cattive di sorta, ma perché ti aspetti all'improvviso un passo falso, quel poster pieghevole di Kapranos, grandezza naturale, spillato a metà libro, e così in un solo istante tutto prende nuove prospettive. Andare oltre ciò che la tua mente di estimatore ha costruito grazie a musica, concerti ed eventuali aftershows; trovarsi parole su parole già belle “lucidate” per arredare uno scenario, può essere pericoloso. Qual è quindi la chiave di volta di questo riuscito volume? Semplice, la stessa che ne ha sancito la popolarità, ovvero: una buona dose di umanità, follia argomentata, competenza applicata al buon gusto e soprattutto la salda integrità su cui sorreggono la propria carriera. Ecco qui svelato il segreto, il perché pur finendo sulle copertine di qualsiasi giornale, anche il più improbabile, riescano comunque a mantenere una data credibilità. E queste pagine ne sono minuziosamente piene, fornendo il quadro completo di ogni aspetto, ed una volta arrivati all'ultima riga avrete davvero tutti gli strumenti necessari per capire se la vostra ammirazione per i Franz è una semplice infatuazione passeggera o durerà nel tempo. La dovizia di dettagli oltretutto, evidenzia con eleganza lati decisamente inediti ed imprevisti, spesso attraverso gli aspetti meno soggetti a tale compito; non ci vorrà di conseguenza poi molto per riuscire ad avvalorare il vostro amore per il gruppo, soprattutto se già partite da una base di stima. Una lettura scorrevole ed allo stesso tempo fresca ma valida, fanno sì che il libro trasudi franzferdinismo quasi fino a scoppiare; sfido infatti ad incontrare qualcuno che ne sappia in materia, ed in modo intelligente, più del lettore, esclusi ovviamente i quattro ragazzi del caso. Se poi vogliamo aggiungere che tale volume è, sempre per tener fede al concetto di “ogni minuzia li rispecchia”, anche un bel oggetto dal punto di vista visivo, tattile e, perché no, olfattivo (vedi quantità di foto ben cadenzate, qualità della carta ed incluso scenario creato dal suo odore), bisogna allora dirlo: “Franz Ferdinand dalla A alla Z” non farà felici solo i fans ma anche chi, affine al mood del gruppo, ha voglia sentirsi raccontare un'interessante storia art-pop.
