Il «Galletto» e Serramaggio. Storia di un capro espiatorio
Novembre 1936. Nelle campagne del pesarese, avviene un efferato triplice omicidio che passerà alla storia locale come la "strage di Serramaggio": un'intera famiglia massacrata nella propria abitazione a colpi di scure. Un fatto sanguinoso al quale seguono lunghe e affannose indagini che coinvolgono numerose persone, anche se, sin dall'inizio, l'attenzione degli inquirenti si concentra sul "Galletto", un contrabbandiere di tabacco definito "vagabondo", "socialista" e "immorale". Un perfetto colpevole per un'inchiesta giudiziaria che si protrae a lungo senza produrre prove. Isidoro Savini, il "Galletto", trascorre così oltre metà della sua esistenza tra carcere e manicomio criminale fino al sopraggiungere della morte. Molti anni dopo, la confessione sul letto di morte di un'altra persona getterà nuova luce sull'intera vicenda. La storia qui ricostruita invita tutti a riflettere sul dispositivo del capro espiatorio e sulla tendenza - tanto delle istituzioni quanto della gente - ad attribuire questo ruolo ai soggetti più fragili.
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Anno edizione:2012
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In commercio dal:1 gennaio 2012
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