Garden

Ora anche in vinile ! I Motel Radio hanno generato un primo fermento nella loro città d'adozione, New Orleans, grazie al loro EP d'esordio del 2015, Days & Nights, che ha contribuito a farli esibire con artisti del calibro di Kurt Vile e Drive-By Truckers, oltre che a farli esibire in festival come il Firefly, il Jazz Fest e altri ancora. La band ha proseguito con l'altrettanto apprezzato Desert Surf Films nel 2016 e con il primo full-length, Siesta Del Sol, nel 2019, girando il Paese in un ciclo apparentemente infinito mentre costruivano il loro devoto seguito una sera dopo l'altra. Da allora, la band si era prefissata l'obiettivo di diventare più autosufficiente e di imparare a registrare da sola, e quando è arrivato il momento di incidere The Garden, si sono tuffati a capofitto, incidendo metà della raccolta in un vecchio campo di pesca a sud di New Orleans con l'aiuto dell'ingegnere Ross Farbe (Video Age, Esther Rose) e l'altra metà completamente in remoto mentre si ingegnerizzavano da soli. "La vera libertà creativa è stata quella di lavorare in remoto e di imparare a gestire le sessioni da soli", spiega il co-cantante Ian Wellman. "Sintetizzatori, campioni, beat, plug-in; improvvisamente questi nuovi mondi sonori erano a portata di mano e le possibilità erano illimitate". Questa liberazione creativa è facilmente percepibile in The Garden, che si apre con l'ipnotica "Wise". Come gran parte dell'album, è una dolce meditazione sulla ricerca della gioia e dell'appagamento, sulla diffusione dell'amore e della positività. Un disco che metterà d'accordo tanto i fan dei War On Drugs quanto gli appassionati del cosiddetto yacht rock.