Il ghetto e gli ebrei di Roma (1853)
“Ammassato in un cupo e triste angolo dell’urbe, rimpetto al Trastevere, abita qui da più secoli, quasi reietto dal resto del genere umano, il popolo degli ebrei di Roma”: così inizia la descrizione di Ferdinand Gregorovius del ghetto romano. Le pagine iniziali del libro, come un avvincente romanzo, sono dedicate alla storia degli ebrei dall’epoca dell’imperatore Tito fino alla metà dell’Ottocento. Ma le annotazioni più significative sono tutte nella seconda parte del libro in cui descrive con sincera partecipazione umana il ghetto così come appariva ai suoi occhi: “…l’angustia, la sporcizia di quel labirinto di strade, di vicoli fiancheggiati tutti da case altissime. I poveri ebrei sono quasi come sovrapposti e ammucchiati in un colombario”.
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Anno edizione:2016
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In commercio dal:24 marzo 2016
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