Giovane ragazza scomparsa

Rating: 2.5 ☆ La trama sembrava avvincente e non vedevo l'ora di leggerlo, invece mi ha delusa molto. È ripetitivo, noioso, piatto e abbastanza prevedibile. Soprattutto nella prima metà del libro, in cui non succede assolutamente nulla. Inizia a esserci uno straccio di trama solo intorno a pagina 200. Inoltre, non sono riuscita a entrare in empatia con la protagonista, anche lei ripetitiva e a tratti insopportabile. L'ho letto a fatica. Poteva sicuramente essere scritto nella metà delle pagine... sarebbe stato decisamente meglio!

Una donna, in apparenza libera e sicura ma in realtà inutile a se stessa e agli altri come i più, è costretta a scoprirsi abilità e coraggio impensabili per poter affrontare enormi avversità che incontra nel più importante impegno della vita, quello di mamma. Con la caduta nella voragine, sempre più profonda, dell'inettitudine e dello squilibrio, e, poi, la lenta e faticosa risalita, fino ad uno stadio di coraggio e concretezza mai saputi. E, la scoperta di un senso di vita. Pure lo stile della scrittura, pare seguire lo stesso disegno. E, io stesso, lettore, volevo lasciare il libro e abbandonare la donna alla morsa della colpevolezza in cui è stata gettata da tutti, e anche da se stessa. Ma poi avviene la metamorfosi, l'elaborazione e la crescita della donna, e la scrittura cambia, e diventa alta, sempre più alta, man mano che questa mamma si ritrova, anzi si scopre in tutta la sua inaspettata forza. Non un libro per tutti. Difficile, tetro ma geniale e con una capacità di dipingere la madre veramente incredibile. Ti lascia senza fiato leggerlo e quando lo finisci ti chiedi ... E se capitasse a qualcuno che conosci?

Libro che definirei quasi “crudo” nella descrizione che fa del disagio psicologico ed emotivo di questa donna che combatte, letteralmente, con la propria bambina che ama ma da cui sente di essere odiata. La descrizione che viene fatta degli stati d’animo e del senso di inadeguatezza che Estelle prova nell’accudire sua figlia Mia è molto realistico. Realistica è anche la descrizione dell’atteggiamento che spesso accompagna chi circonda queste donne e madri, che tende a minimizzare e sottovalutare la loro fragilità mentale ed emotiva dopo la gravidanza, che a volte purtroppo scaturisce in gesti estremi. Unica pecca del libro è la lentezza in alcuni punti, e, in alcune parti, un’eccessiva descrizione di luoghi, situazioni e/o persone, non necessarie allo scopo del racconto e che anzi, ne limita la scorrevolezza.