The Goldfinch

the goldfinch è un romanzo che ti avvolge con la sua intensità emotiva e la bellezza della scrittura di donna tartt. la trama mescola arte, dolore e crescita personale in un modo avvincente. I personaggi sono complessi e la storia ti resta dentro a lungo, facendoti riflettere. un libro potente, emozionante e indimenticabile.

Ho iniziato a leggere “The Goldfinch” subito dopo averlo comprato alla stazione di Porta Nuova a Torino. Al tempo avevo appena finito di leggere “Dio di Illusioni” e avevo rifornito il mio hype per Donna Tartt e avevo capito già dall’introduzione nella prima pagina del libro che quella che avrei attraversato sarebbe stata un percorso di vita, passando se possibile l’esagerazione del termine. Perché io “The Goldfinch” lo avevo iniziato durante un periodo in cui non mi sentivo come Theo, io ero Theo. La sua ansia, le sue paranoie interminabili che non lo lasciano uscire dalla stanza. Io ero questo ma in una prigione interna della mente, in cui non potevo permettermi di non andare avanti ma allo stesso tempo volevo essere lasciata sola in una stanza d’albergo a fissare il vuoto. Non avevo molte speranze, né certezze per un cambiamento, per questo leggere “The Goldfinch” è stata una “terapia personale”, perché Theo rappresentava quelle cose che la mia mente tormentata conosceva ma che ancora non sapeva come metterle per iscritto, e invece che scervellarmi sul come fare ciò, Donna lo aveva già fatto per me e io in questo trovo la sua magia: il modo in cui conosce la verità della profondità del tormento, un confronto necessario che arriva a tutti ma che Donna con la sua bellezza fatta parole alleggerisce in poche semplici parole, che fanno rendere conto della necessità di prendere coraggio e aprire quella maledetta porta e fare tutto quello che si può per proseguire e camminare sempre avanti. Sono rimasta veramente contenta del fatto che non avevo fatto in tempo a finirlo entro l’anno nuovo, perché l’anno splendido che ho avuto si era concluso in una prigione mentale ma che con l’anno che è iniziato ha aperto ad un nuovo percorso, un sogno che continua e che la vita permette di dare senza chiedere nulla in cambio. “It is a glory and a privilege to love what death doesn’t touch” È stato un onore e privilegio leggere questa opera d’arte. Grazie Theo, grazie Donna.

i love this book