Grammatica in gioco
Prima di finire nei libri, la grammatica è già nella nostra testa. Vive lì scomposta in paradigmi, cioè in tanti cassetti che contengono verbi, nomi, aggettivi… e perfino pezzi di parole che possiamo usare per comporre parole nuove. Tutti questi pezzi diversi sono pronti per entrare «in gioco», cioè per combinarsi e formare le «partite» dei nostri discorsi e dei testi che scriviamo. Conoscere le regole del gioco ci serve anche per capire le «mosse» degli altri, cioè i discorsi che ascoltiamo e i testi che leggiamo: perfino quelli più astrusi, come la poesia sui «tospi agìluti» con cui deve fare i conti la protagonista del libro. Con l’aiuto di un’insegnante speciale e di una mamma che – inspiegabilmente – adora i compiti di grammatica, Clarice impara a riconoscere i diversi pezzi non solo per la forma che hanno, ma anche per la funzione che possono svolgere e per il modo in cui si organizzano quando devono formare una frase: con ordine, secondo reggenza, in accordo e collegamento. Dopo aver letto la storia, potrete entrare con Clarice nel laboratorio di grammatica per fare esperimenti insoliti.
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Anno edizione:2011
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