Il grande Gatsby

A mio parere l'opera con cui Fitzgerald raggiunge lo zenit! Importante è non cercare un confronto con le varie trasposizioni cinematografiche che ne son state fatte negli anni, poiché non potrebbero mai e poi mai cogliere la delicata poesia dell'autore. La storia, che potrebbe sembrare scontata, è perfettamente equilibrata sotto ogni punto di vista. Se i personaggi sono caratterizzati in modi molto diversi, essi sono anche magistralmente orchestrati in un romanzo dallo scorrere piacevole e familiare. Fitzgerald è l'unico autore in grado di trasformare la prosa in poesia: quando parla di fiori scossi dal vento se ne sente il profumo, la frenesia di rabbia, affetto e malinconia diviene propria del lettore, non lasciandolo tuttavia mai nauseato dalla forza di tali emozioni. Molto importante la scelta della traduzione: a mio parere quella di Fernanda Pivano è l'unica che riesca a mantenere a pieno il delicato tocco dell'autore, con tutte le sue sfumature.

Un passato recente, è proprio quello che emerge da questo romanzo.... un romanzo datato, ma non troppo, che ci fa guardare indietro, con un pizzico di nostalgia, al primo ventennio del secolo scorso, pieno di lustrini e fascino, di jazz e di feste.... una storia d'amore privata e controversa, inserita magistralmente nella cornice che è la ricchezza dell'America degli anni Venti!

Un libro, questo, che non solo descrive la noia e la monotonia del lusso, dello sfarzo e della bella vita degli anni venti, ma che, facendolo, vi cade dentro. Un libro noioso dall'inizio alla fine.