In questo primo episodio, vagamente richiamato dal film del 2005 con Keanu Reeves, Garth Ennis ci presenta John Constantine: mago senza morale, esorcista, asociale, riconoscibile dal trench e dalla somiglianza con il cantante Sting. Hellblazer è tra le prime opere che l'autore scrive per la DC e inizia proprio con un personaggio creato dal genio del criptico Alan Moore. Il tono è decisamente dark, violento e spesso brutale, con continui ed insistenti richiami alla morte. Le immagini sono realistiche e crude, i colori così così. Si nota che il principale nemico del Constantine di Ennis è proprio se stesso e i demoni che dovrà sconfiggere, questa volta sono quelli del suo passato. Questo volume inizia appunto dalla fine: Constantine scoprirà, infatti, di avere un cancro ai polmoni, per via della notevole quantità di sigarette che fuma (e che, nonostante tutto, continua a fumare) e passerà il tempo che gli resta bazzicando nei pub, o capitombolando ubriaco in casa dei pochissimi amici che gli sono rimasti, il tutto intervallato dai dialoghi interiori del protagonista, che oscillano tra i sensi di colpa e la continua ricerca di un trucco per sfuggire alla morte.
