Herscht 07769 - László Krasznahorkai - cover
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Herscht 07769
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Descrizione


A WASHINGTON POST NOTABLE BOOK OF 2024 A PUBLISHERS WEEKY BEST BOOK OF 2024 The gentle giant Florian Herscht has a problem: having faithfully attended Herr Köhler’s adult education classes in physics, he is convinced that disaster is imminent. And so, he embarks upon a one-sided correspondence with Chancellor Angela Merkel, to convince her of the danger of the complete destruction of all physical matter. Otherwise, he works for the Boss (the head of a local neo-Nazi gang), who has taken him under his wing and gotten him work as a graffiti cleaner and also a one-room apartment in the small eastern German town of Kana. The Boss is enraged by a graffiti artist who, with wolf emblems, is defacing all the various monuments to Johann Sebastian Bach in Thuringia. A Bach fanatic and director of an amateur orchestra, he is determined to catch the culprit with the help of his gang, and Florian has no choice but to join the chase. The situation becomes even more frightening, and havoc ensues, when real wolves are sighted in the area… Written in one cascading sentence with the power of atomic particles colliding, Krasznahorkai’s novel is a tour de force, a morality play, a blistering satire, a devastating encapsulation of our helplessness when confronted with the moral and environmental dilemmas we face.

Dettagli

Testo in English
203 x 137 mm
409 gr.
9780811231534

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Foto di László Krasznahorkai

László Krasznahorkai

1954, Gyula (Ungheria)

László Krasznahorkai è uno scrittore ungherese, Paese che ha lasciato nel 1987 per Berlino Ovest, per poi vivere negli Usa, in Cina, in Giappone. Ha vinto numerosi premi internazionali, tra i quali nel 2015 l’International Man Booker Prize. La critica lo considera il più grande scrittore ungherese vivente, sia per i suoi romanzi sia per i suoi racconti. Susan Sontag l’ha definito "il maestro ungherese dell’apocalisse" e a questo ha risposto in un'intervista per il Corriere della Sera: «L'apocalisse è la condizione del nostro mondo, il suo stato ordinario, ci siamo già dentro, ci viviamo immersi, non c'è nulla da aspettare, è già qui, ed era già qui, e ci sarà sempre fintantoché esisterà...

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