Hyperion. I canti di Hyperion. Vol. 1

Ho acquistato questo libro basandomi su trama e premi vinti, senza aver mai letto nulla dell'autore. L'unica cosa di cui mi sono pentito è di non aver acqusitato subito anche i 3 successivi libri della serie. E' un libro semplicemente geniale, la capacità di farci immergere nella storia e nella mente di ciascun personaggio attraverso il racconto che proprio il personaggio narra è eccezionale. Il mistero che permea ogni racconto, la capacità di presentare passo passo l'entità demoniaca chiamata Shrike che diventa il vero protagonista nascosto del libro, il contorno di incombente guerra interspaziale che sarà approfondito nel secondo libro della serie: tutto conribuisce a rendere la lettura una corsa frenetica nel tentativo di divorare le pagine e seguire l'evolversi di ogni storia, facendo il tifo per i diversi personaggi, pur comprendendone difetti e meschinità. Chi parla di questo libro come di uno dei pilastri della fantascienza, lo fa a ragion veduta. Da leggere assolutamente.

Hyperion è il primo libro di una tetralogia di romanzi di fantascienza scritta da Dan Simmons. Personalmente lo ritengo un vero e proprio CAPOLAVORO. La trama è originale, potente ed allo stesso tempo emozionante ed è accompagnata da una narrazione degli eventi che ti coinvolge sin da subito. I personaggi sono magistralmente caratterizzati dall'autore che dà ad ognuno di loro un notevole spessore narrativo. In queste vicende vengono trattati temi di un certo spessore, tutti ovviamente mascherati da eventi fantascientifici, ma se letto con attenzione saprà appagare anche il lettore più esigente. In conclusione è un libro che mi sento assolutamente di consigliare per gli amanti del genere e non solo.

Un libro affascinate, l'autore ha una creatività ed una fantasia sconvolgenti. La storia è trascinante e i colpi di scena si susseguono ad un ritmo travolgente. Situazioni, storie, personaggi delineati in modo a volte crudo ma mai banale e sempre sorprendente. Un intreccio tra spazio e tempo, l'eterna lotta tra il bene e il male, in un modo del futuro dove c'è ancora spazio per le religioni, perché l'uomo ha sempre bisogno di credere in qualcosa di superiore.