Idilli - Giambattista Basile,Giambattista Marino,Fulvio Testi - copertina
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Letteratura: Italia
Idilli
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1 gennaio 1999
XVIII-183 p.
9788885323322

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Foto di Giambattista Basile

Giambattista Basile

(Napoli 1575 - Giugliano, Napoli, 1632) poeta e novelliere italiano. Dopo un periodo trascorso tra Venezia e Candia, in qualità di soldato mercenario della Serenissima, tornò a Napoli nel 1608. Soggiornò in seguito alla corte dei Gonzaga, a Mantova, e quindi, rientrato in patria, divenne governatore di vari feudi, per conto di alcuni signori meridionali. Scrisse opere in lingua e in dialetto. Con le prime, per lo più poemetti e liriche di tipo marinistico, non si solleva dal gusto dell’epoca; mentre è per due opere in dialetto napoletano, firmate Gian Alesio Abbattutis, che è universalmente noto: Le muse napolitane (postume, 1635), 9 egloghe dialogate, e soprattutto la raccolta di fiabe Lo cunto de li cunti overo lo trattenemiento de’ peccerille (postumo, 1634-36), noto anche come Pentamerone....

Foto di Giambattista Marino

Giambattista Marino

(Napoli 1569-1625) poeta italiano.La vita Figlio di un giureconsulto, fu avviato riluttante agli studi di legge. Frequentò giovanissimo letterati e mecenati; protetto prima dal duca Ascanio Pignatelli, poi dal duca Innigo de Guevara, dal 1592 entrò al servizio di Matteo di Capua, principe di Conca. Fin da allora, la sua più grande aspirazione era quella di vivere all’ombra di un potente sovrano: la corte gli si configurava come un’occasione di fortuna e di avventura e, insieme, come unico spazio che gli consentisse di dar libero sfogo alle sue doti d’artista. Nel 1600 dovette fuggire da Napoli, dopo essere stato imprigionato per falsificazione di bolle vescovili (già due anni prima aveva conosciuto il carcere, forse per aver costretto una ragazza ad abortire). Si trasferì a Roma, dove fu al...

Foto di Fulvio Testi

Fulvio Testi

(Ferrara 1593 - Modena 1646) poeta italiano. Nato da ricca famiglia, visse gran parte della sua travagliata esistenza al servizio dei duchi estensi signori di Modena. Ambizioso e irrequieto, compì varie missioni diplomatiche; dal 1639 al 1642 fu governatore della Garfagnana; nel 1646, accusato di tradimento e connivenza con i francesi, fu arrestato e rinchiuso nella fortezza di Modena, dove morì dopo pochi mesi. Di lui rimangono raccolte di Rime (1613 e 1617) e le Poesie liriche che apparvero nel 1627 (I parte), nel 1644 (II parte), nel 1648 (III parte, postuma). Scrisse anche la tragedia L’isola d’Alcina (1636); e recentemente è stato raccolto il suo ricchissimo epistolario, testimonianza, oltre che dell’uomo e dello scrittore, della storia politica del secolo.T. è il poeta che meglio rappresentò...

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