L'impagliatore di sedie. Vita selvaggia di un artista bipolare
L’impagliatore di sedie racconta la fragilità e la rinascita di un uomo segnato dalla malattia psichiatrica e dalla tossicodipendenza. Nikolaj – protagonista e voce narrante – intraprende un cammino di consapevolezza e recupero in una comunità di Varese, dove affronta la propria invalidità schizoaffettiva. Le sue esperienze si intrecciano con quelle di un lavoro umile ma salvifico come impagliatore di sedie in una cooperativa di Bergamo. In un continuo alternarsi di dolore e vitalità, di follia e razionalità, il racconto scava nel cuore delle contraddizioni umane, ripercorrendo un’esistenza fuori dalle righe e piena di struggente bellezza. Come le sedie che Nikolaj restaura, la trama si costruisce su frammenti di vita rotti ma capaci di rinascere, gettando uno sguardo lucido e profondo sulla tossicodipendenza, sulla salute mentale e sulla speranza. Così queste storie – tenere e tragiche, folli e realistiche, cupe e di rinascita allo stesso tempo, che sembrano uscite da Walk on the Wild Side di Nelson Algren – scorrono intrecciandosi come i fili di paglia intorno alla seduta e scandendo il tempo. Il racconto L’occhio ha ricevuto una nota di merito alla XXXIV edizione del Premio Italo Calvino.
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Anno edizione:2025
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