Imparare a guardare. Sapienza ed esperienza della visione
L'interesse antropologico per la visione non si esaurisce nella produzione e fruizione di testi audio-visivi o multimediali. L'apprendistato di sguardi competenti è un'esperienza comune a tutti, e rimanda a vere e proprie "scuole dello sguardo", che permeano ogni aspetto della vita quotidiana, professionale, estetica. Come guarda il mondo un artista? Un visitatore di una galleria d'arte? Un etnografo? Come le nostre storie determinano i nostri sguardi sul mondo? Come si impongono dei linguaggi iconografici e degli stilemi mediatici che di fatto insegnano a guardare, a un'intera nazione, sé stessa? Lo sguardo è una tecnica del corpo o sedimentazione di un immaginario socialmente radicato? O entrambi? Certamente, imparare a guardare significa coinvolgere corpo, memoria ed emozioni. Questo volume comprende interventi sull'inculturazione degli sguardi, sull'uso delle immagini, sulla diversa competenza delle culture visive, oltre che casi di studio condotti in contesti etnografici rilevanti sia per l'antropologia che per gli studi psico-pedagogici, artistici e filosofici sulla visione.
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Anno edizione:2009
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