L'imperatore della gioia

“Va tutto bene. Volevo solo dare un'occhiata da vicino alla travatura. Ora me ne vado a casa, non si preoccupi.” “Cazzate! Volevi morire. Vieni qui.” Hai, un giovane ragazzo vietnamita che vive in una piccola cittadina del New England si ritrova triste e angosciato in procinto di buttarsi da un ponte. A fermarlo un'anziana vedova lituana che abita in una vecchia casa vicino al ponte. Grazina vive sola e decide di offrire ospitalità al giovane. Tra i due si crea un legame di profonda amicizia, tenerezza e cura reciproca. Hai cercherà di rimettersi in sesto trovando lavoro in una catena di fast food, ritrovando così il proprio cugino più piccolo che si impegna nel suo lavoro pur avendo una certa forma di autismo. Il senso di appartenenza ad un piccolo nucleo di persone in un ambiente lavorativo dove si creano nel bisogno legami sempre più forti, l'evolversi della malattia della demenza senile di Grazina e il cugino che ha bisogno del suo aiuto, spostano l'attenzione di Hai dai suoi problemi alla ricerca della gioia di chi conosce. Ed è proprio questo il messaggio di questo libro: “la vita è bella quando si fa qualcosa di bello per gli altri”. Un libro che descrive la gioia di saper dare cura e affetto senza aspettarsi nulla in cambio e mostra la bellezza e la dignità che si possono trovare nella resistenza e nella convivenza con il proprio dolore.