L' impromissa

Solitamente non impiego più di 3/4 giorni per leggere un libro, con questo ho sforato. Ben 2 settimane in cui ho assaporato ogni pagina, ogni descrizione, ogni emozione. È stata una lettura diversa e, più del solito, i personaggi sono diventati parte del mio quotidiano. Adesso mi mancano. È la storia d'amore molto travagliata tra due giovani a cavallo della seconda guerra mondiale. Ma è una storia che passa attraverso l'amore per la terra che possiedono. I loro appezzamenti, la loro fattoria, sono il collante che consente di sopportare le crudeltà della vita. Per intensità e capacità descrittiva, paragonabile a "Cime tempestose" e "Via col vento". E non credo di esagerare

Il romanzo racconta di due storie che si articolano in due diversi archi temporali,quella di Agata (giorni d'oggi) e quella di Alice (circa anni quaranta),che sono molto diverse ma che si scoprono strettamente connesse.La storia è molto (molto) intensa. Racconta di un amore travolgente, che si abbraccia con l'amore viscerale per la terra e la campagna. Una storia passionale, che fa sognare e che tutti vorremmo avere nonostante l'inevitabile dolore che si genera. I personaggi rimangono nel cuore, Pietro e Alice rimarranno a lungo nei mei pensieri. Una saga familiare che non ti fa staccare gli occhi dal libro, assolutamente coinvolgente e piacevole. Quindi dovete assssssolutamente leggerlo!

Tutto inizia quando la protagonista dei giorni d'oggi, Agata, ritrova quasi per caso i diari della sua prozia Alice, Alli come veniva da tutti chiamata, nei quali c'è la sua storia, quella vera, di cui lei non ha saputo mai nulla, quella di una fanciullezza fatta di rinunce e lavoro, di un amore totalizzante ma 'proibito', di una maternità a lungo cercata e poi arrivata come suggello di tutte le attese. Quando tutti i pezzi del puzzle pian piano si mettono al loro posto, Agata ritrova le sue vere radici e comprende sia il suo passato che, soprattutto, il suo futuro. Un romanzo di donne sulle donne di una famiglia contadina dell'entroterra ligure, madri, mogli, figlie, consapevoli del loro ruolo che però non dimenticano chi sono: coloro che devono custodire e difendere ciò che hanno. Alli è il centro di questa storia e racchiude in sé sia la forza necessaria per andare avanti nonostante tutto e tutti, sia la fragilità dovuta ai sentimenti e alle emozioni che prova e che provoca. I personaggi maschili, pur nella loro fondamentale importanza per lo svolgersi degli avvenimenti, non sono un passo avanti rispetto a quelli femminili, come spesso d'uso a quei tempi della prima metà del '900 , ma ne riconoscono la forza e l'essere indispensabili. Il filo che unisce Alli e Agata è lungo e sottile ma molto forte e porta a quella fattoria in Valpolcevera in cui tutto ha avuto inizio e tutto si chiude: perché oggi come allora " un amore ha sempre bisogno di un posto in cui tornare " Un libro corale in cui i destini si incontrano, si scontrano, si intersecano, si allontanano, si ritrovano; un libro forte, dolce, triste, comunque pieno di speranza.