Prima di iniziare la lettura di un altro libro mi sono presa metà giornata per recensire questo. Che dire? Daniel glattauer ha un modo di raccontare l’amore davvero particola. È riuscito a farmi stare col fiato in sospeso e nel contempo ridere e sorridere di quel che combinavano Max e Katrin. Quando l’amore è sincero bastano pochi giorni per rendersi conto di quanto sia importante questa persona e si fa di tutto, anche cose indicibili insieme a Paula (max), per “guarire” e poter amare in serenità Katrin. Per non parlare di Kurt. Gli animali sono la prima forma di amore, loro lo sentono, lo colgono negli sguardi altrui e nei gesti e ne diventano portatori.
In città zero gradi
Max detesta il Natale e quest'anno, per la prima volta in vita sua, è fermamente intenzionato a lasciarselo alle spalle e a fuggire in un paradiso esotico. Purtroppo, però, ha fatto i conti senza Kurt, il suo cane. Kurt è stato un investimento sbagliato: passa la maggior parte del tempo a dormire e, quando si muove, tutt'al più lo fa per sbaglio. A chi affidarlo durante la vacanza? All'inizio Katrin non ha nulla a che spartire né con l'uno né con l'altro. Alla soglia dei trent'anni deve, suo malgrado, sopportare genitori che devono, loro malgrado, sopportare il fatto che lei non abbia ancora trovato l'uomo giusto. Con l'avvicinarsi del Natale e della tradizionale riunione di famiglia, la pazienza di tutti giunge al limite. Di colpo, però, ecco che all'orizzonte spunta Kurt. A Katrin non piacciono granché gli animali, ma a suo padre ancora meno. L'inserzione di Max per un dog-sitter è un'occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Così in un attimo lei architetta un piano formidabile. Mentre in città la temperatura continua a scendere e la prima neve ammanta di bianco le strade, le vite di Max, Katrin e Kurt si intrecciano inesorabilmente, in un crescendo di sorprese, trovate geniali e battute memorabili. Una nuova e intensa storia d'amore, con il giusto mix di leggerezza e serietà e due indimenticabili protagonisti. Anzi, tre: fare i conti senza Kurt è davvero impossibile.
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Autore:
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Traduttore:
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Editore:
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Collana:
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Anno edizione:2013
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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MONICA BRATTOLI 15 maggio 2018
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valentina dargenio 04 settembre 2014
Dopo aver letto i primi due libri dell'autore ( "LR ho mai raccontato del vento del nord" e "la settima onda") sono rimasta purtroppo stupita da questo terzo romanzo che scivola quasi nella banalità. Troviamo bella figura di questo cane, personaggio oltretutto molto insignificante all'interno della storia , inerte, impassibile e noioso , il quasi-protagonista della storia. L'autore ci lascia "godere"di ampie ed eterne descrizioni dei comportamenti dell'amico a quattro zampe, dal cibo fino a eterni discorsi sulle riviste canine. Spero che l'autore ritorni sulla propria strada. Continuo se non altro a considerarlo uno dei migliori autori contemporanei e sono fiduciosa per una futura "resurrezione" della sua originalità.
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elena iakoncic 30 maggio 2012
e' un libreo leggero che si fa leggere piacevolmente ... personalmente ho molto apprezato (ridevo in aereo da sola) l'inizio .... poi a mio avviso la storia perde un npochino il frizzante ma continua ad essere molto piacevole evidenziando la scrittura particolare e singolare che riesce con ironia ad affrontare situazioni più disparate
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