In Flux

Dopo una suite introduttiva nel classico territorio dei Causa Sui, con profondi riff fuzz e groove sincopati, le cose diventano gradualmente più stravaganti. Le successive tre facciate del vinile vedono la band incanalare la jazz fusion zappiana di Hot Rats, il post-rock oceanico dei Talk Talk del tardo periodo e lo sperimentalismo impulsivo e anarchico di “Tago Mago” dei Can nel proprio beatifico infuso. In “Spree”, la band abbandona completamente la chitarra, affidandosi a un doppio sintetizzatore su batteria e basso. Il pezzo forte di questo set, “Astral Shores”, si sviluppa in 16 minuti - da un folk delicatamente ipnotico e ritualistico, passando per la psichedelia motoristica e viceversa. Sono passati molti anni dall'ultima volta che i Causa Sui hanno suonato in un disco in studio in modo così libero. “In Flux” è un capitolo essenziale nell'opera in continua evoluzione della band.