Leggendo la trama mi sono fatto un'idea della storia, mi aspettavo un libro ambientato in un futuro ipotetico con molte stranezze a rendere la storia frizzante. Per quanto riguarda le stranezze andiamo dalle sigarette che si fumano al contrario, dai modi di salutare al rovescio addio per salve e salve per addio, la gente vomita invece di mangiare e come imprecazione si dice cibo!. Ultima, ma sicuramente più importante "stranezza" è la fase di Hobbart ovvero la gente una volta morta dopo un certo periodo di tempo ritorna in vita e da quel momento regredisce diventando prima un bambino, poi uno spermatozoo e ovviamente il tutto si conclude nell'utero di una donna. In questo universo futuristico si svolge la storia principale: un profeta ritorna in vita e da questo ci sono varie agenzie che sono interessate ad averlo tutto per sé, ovviamente con scopi diversi! Il libro secondo me è lo spunto da parte dello scrittore di trattare di teologia, della vita e della morte, senza appesantire o rendere noiose le sue considerazioni, e in questo tutte le stranezze che ho descritto prima assumono un fascino da dietrologia da non sottovalutare. Più che un libro di avventura, come erroneamente me l’ero immaginato, mi sento di definirlo un trattato filosofico e questo si capisce anche dalle innumerevoli citazioni ad inizio di ogni capitolo. Si inizia da Scoto Eriugena, poi Sant'Agostino, Boezio e San Tommaso D'aquino. Concludo dicendo che spero che questa recensione possa esservi utile a capire esattamente di cosa parli il libro e magari a non commettere il mio stesso errore. Ci tengo a dire che nonostante questo mi sento di definirlo un libro piacevole e corposo. E’ stato pubblicato quasi 50 anni fa e sia per come è scritto, sia per quello che argomenta è di incredibile attualità. Una frase del libro: “Hai chiamato e gridato, e hai forzato la mia sordità. Hai brillato e sfolgorato e hai annullato la mia cecità...Mi hai toccato, facendomi ardere della Tua pace” (S.Agostino)
Nella California del 1998 il tempo scorre in senso inverso. A causa di un bizzarro fenomeno scientifico chiamato "Fase Hobart", i morti risorgono dalle tombe, diventano adulti, giovani, adolescenti, infanti, per poi tornare nel grembo da cui provengono. Le sigarette si fumano a partire dalle cicche, si saluta il prossimo con un "addio" e ci si congeda con un "ciao", a tavola si dà di stomaco invece di mangiare. Alcune ditte specializzate, i "vitarium", si occupano di prelevare dai cimiteri i defunti che ritornano al mondo. Tra questi, è giunto il momento di un potente leader nero, fondatore di un culto popolarissimo, e la più temuta organizzazione del mondo, la Biblioteca, che ha il compito di cancellare le testimonianze scritte degli eventi che non sono più accaduti, si accinge a eliminarlo prima che una nuova ondata di violenze razziali dilani il paese. Pubblicato nel 1967, "In senso inverso" tratteggia alcuni dei temi tipici di Dick: dall'ambiguità del potere alla dimensione mistica e metafisica del vivere quotidiano, contaminando il tutto con una forte dose di ironia e di gusto pulp. Introduzione di Carlo Pagetti. Postfazione di Emanuele Ronchetti.
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Anno edizione:2016
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