In villa

“In villa” romanzo breve o racconto lungo, ambientato a Firenze nel 1938. Romanzo in qui la classe sociale di appartenenza decide la sorte. La vicenda si svolge nell'arco di pochi giorni, in cui la protagonista, giovane e bellissima vedova inglese, riceve due proposte di matrimonio ed è coinvolta in un crimine. Il racconto introduce una serie di argomenti e di riflessione molto importanti. La condizione della donna, il matrimonio come sua unica possibilità di mantenimento. La guerra che sta per scoppiare in Europa. Il problema dei profughi. I rapporti tra le persone appartenenti a classi sociali differenti. Mary, la protagonista giovane. bella e, come da lei affermato, “molto generosa”. Sarà vero? Edgar, l'amico di famiglia, uomo in carriera, da sempre innamorato di Mary, che per difendere il suo onore e quello delle persone che lo circondano, è disposto a tutto. L'avventuriero, Rowley, forse, la persona meno falsa della storia. Karl, il giovane profugo, il suo senso di smarrimento, di paura, l'incertezza del futuro. “In villa” è un romanzo che mi ha fatto riflettere, che mi ha dato stimoli di riflessione. Dello stesso autore ho letto diversi testi: “Schiavo d'amore”, “Il filo del rasoio”, “La luna e sei soldi”, “La diva Julia” e altri, sono passati diversi anni, è ora di rileggerli!

William Somerset Maugham riesce a tenere il lettore incollato alle pagine grazie ad uno stile elegante e accattivante. "In villa" è un libricino di poco più cento pagine e il racconto ruota intorno ad una donna bellissima, due corteggiatori molto diversi fra loro e uno scabroso fatto di sangue. Una piccola gemma letteraria da consigliare a chi cerca una lettura piacevole.

Forbito e raffinato, il linguaggio di Somerset si svela per sottrazione, cifra stilistica che ne identifica la narrazione. Mary approda alla scelta del sentire, forte dell’onestà che ne caratterizza il personaggio in tutti i quadri del racconto. Rowley è l’amico innamorato, il supporto complice, la negazione del pregiudizio, la libertà, sinossi dell’alter ego di Mary. Il lieto fine è il trionfo dell’amore per se stessi, anche se appagarsi vale a dire vivere un istante di felicità e porre fine alla propria esistenza. #lingegnerechelegge