Io non ricordo niente dei miei primi anni di vita, potrei anche essere stata rapita dati extraterrestri, Eva, la protagonista del romanzo ritrova i suoi ricordi durante un processo per i crimini di Auschwitz. Vede la mappa del campo disegnata nell’aula del processo e qualcosa le sovviene, quei tetti, la scritta. Eva ha una ferita sopra l’orecchio, non ha mai capito davvero perché, ha dei ricordi confusi di luoghi e persone, li vede in un contesto che non è il suo, non riconosce niente. Durante le fasi del processo, nel quale è la traduttrice dal polacco, troverà la risposta ai suoi tanti sospesi anche a quelli che vorrebbe lasciare li fermi e zitti, come se non fossero mai esistiti. Un romanzo pieno di attese, di non detto, di meschinerie, di piccoli uomini e piccole donne che non hanno saputo fare altro che pensare a se stessi senza rendersi conto che si sentivano assolti pur essendo coinvolti (cit. De Andrè). Per me impossibile non pensare ai nostri giorni, a noi che sappiamo tutto delle cattiverie, dei soprusi, delle morti in mare e sui confini, e che davvero non facciamo nulla tranne indignarci sui social e qualche volta in piazza. Bellissimo libro.
L' interprete
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Francoforte, 1963. In una gelida Domenica d'Avvento, Eva Bruhns, giovane interprete dal polacco, riceve una inattesa telefonata dalla sua agenzia. In un ufficio al centro della città, dove pare stiano approntando le carte per un processo, hanno urgente bisogno di un interprete. Giunta sul posto, Eva tira fuori il suo taccuino per tradurre le parole del signor Josef Gabor, da Varsavia. La giovane si aspetta di avere a che fare con le solite cause legali per risarcimento danni. Ma, con stupore, deve ricredersi: Josef Gabor parla di tragici avvenimenti accaduti nel 1941, di prigionieri asfissiati dal gas, di baracche e campi di reclusione. Fatti ignoti a una ragazza tedesca del 1963. Nei giorni successivi, Eva dovrà fare i conti col trauma proprio dei figli della generazione del Terzo Reich, la scoperta della Shoah e dell'orrendo crimine perpetrato dai nazisti. Un crimine di cui non soltanto sono ancora ignoti numerosi autori, ma che è stato colpevolmente taciuto e rimosso in ogni casa tedesca, nei lunghi anni del dopoguerra. Annette Hess consegna al lettore, attraverso l'accurata ricostruzione dei processi di Francoforte, un autentico ritratto della Germania post-bellica.
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Autore:
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Collana:
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Anno edizione:2021
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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orabarbara 17 agosto 2025bella lettura
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Francesca 03 gennaio 2025Nulla è come sembra
Una storia molto avvincente ancora attuale. Porta tanto a riflettere
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federica 22 gennaio 2024un po’ delusa
mi aspettavo qualcosa di più, non so bene cosa ma sicuramente (SPOILER ALERT) non che jürgen ed eva si rivedessero
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