Mi chiamo Hurbinek. Sono nato ad Auschwitz il 5 marzo 1942 e sono morto il 3 marzo 1945. Questa è la mia storia. Nessuno sa se sono russo, polacco o ungherese. Nessuno si ricorda della mia mamma, rinchiusa in una baracca destinata alla camera a gas per la sola colpa di essere ebrea. Sono stato chiamato Hurbinek da un operaio quindicenne che si è preso cura di me fino alla mia morte. Ho le gambe atrofizzate, forse perché mi hanno slogato le anche quando mi hanno buttato nella neve sperando che morissi, o forse perché sono stato vittima degli assurdi esperimenti del dottor Mengele, l'Angelo della Morte che si divertiva a torturare noi piccoli deportati in nome del suo folle sogno di gloria.
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Anno edizione:2006
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