L’a. insegna Storia contemporanea all’Università di Padova; l’attenzione alla biografia di Matteotti si presenta come digressione rispetto ai suoi studi di Storia della Chiesa. Si tratta di una ricognizione della vasta bibliografia esistente – dai lavori di Caretti a Carini e Canali – sulla vicenda matteottiana, molto ricca fin da quel fatale 1924, e troppo spesso alla ricerca di dietrologie e sensazionalismi. Il volume si apre con una accurata descrizione del Polesine, luogo di nascita di Matteotti, mettendo in evidenza, attraverso una ricca documentazione, le condizioni economico-sociali del territorio, la miseria di contadini e braccianti agricoli dalla nota inchiesta del 1885 sino alla Prima Guerra Mondiale e la drammatica scelta dell’emigrazione degli strati più poveri. Nel primo dopoguerra in questa parte d’Italia le tensioni sociali sfociarono in una spirale di violenza, dapprima animata dai socialisti alla quale seguì la non meno brutale reazione dello squadrismo fascista, anticipando ciò che poi accadde in diverse zone della penisola. Un capitolo ricostruisce le vicende della famiglia Matteotti: il padre dal trentino austriaco si sposta nel rodigiano, dove risiede ed ha il centro dei suoi interessi economici consistenti in attività commerciali e una frastagliata, ma considerevole, proprietà terriera. L’agiatezza permette al giovane di frequentare il liceo a Rovigo e di completare gli studi giuridici nell’Ateneo di Bologna coltivando curiosità per l’arte e il teatro, viaggiando in diverse località europee. L’origine borghese e il “veloce” arricchimento paterno gli costeranno l’accusa da parte dei suoi oppositori di aver tradito la propria classe e di essere figlio di usurai. L’incontro con la cattolica Velia Titta, sorella del celebre cantante lirico Ruffo, segna l’inizio della storia d’amore con Giacomo, che troverà coronamento nel matrimonio, seppure celebrato con il solo rito civile, in ossequio agli ideali dello sposo. L’epistolario con la moglie è acutamente riutilizzato da Romanato ed è fonte importante per ricostruire un menage familiare fatto anche di rinunzie, sacrifici e intime paure; ma apre anche squarci di visibilità nazionale. La ricostruzione di questa fase è una delle parti più interessanti del libro: ne emerge il profilo di un intellettuale mosso dall’ideale socialista e da grande concretezza nell’attuare il progetto riformatore che ha in mente; tuttavia ne vengono messi in evidenza limiti e contraddizioni. La parte finale del libro è un racconto intenso degli eventi che portano al tragico assassinio di Giacomo Matteotti: un uomo impetuoso ma isolato, che sceglie di combattere in prima linea il fascismo senza cedere alla tentazione di ripiegare su una sicura e brillante carriera universitaria. Seppure il lavoro si basi per lo più su fonti già edite – dai Discorsi Parlamentari, al carteggio con la moglie, agli scritti e discorsi – è originale e scava con profondità nella vita pubblica e privata di Matteotti cogliendo i tratti più significativi di un personaggio noto per lo più per la sua prematura scomparsa. È una biografia pregevole e di immediata lettura al quale si può avvicinare un pubblico ben più ampio e non solo gli specialisti.
Questo libro è la prima biografia del deputato socialista selvaggiamente assassinato dal fascismo nel 1924: una biografia politica, dagli esordi oscuri, senza gloria, come organizzatore di leghe contadine e amministratore comunale nelle campagne venete fino alle battaglie tra rivoluzionari e riformisti nel socialismo di inizio Novecento; dall'accanita opposizione all'entrata dell'Italia nella Prima guerra mondiale fino ai grandi discorsi parlamentari che ne rivelarono la tempra indomita, le capacità, il coraggio, facendone l'avversario più pericoloso e più temuto da Mussolini. Ma anche biografia umana, intima, costruita su una vasta documentazione inedita e su una minuziosa lettura dell'epistolario con la moglie Velia Titta, sorella del celebre cantante d'opera Titta Ruffo, che rivela i costi immani inflitti alla famiglia dalla sua totale dedizione alla politica. Quest'opera presenta il ritratto completo non solo di un personaggio finora noto quasi soltanto per la morte atroce, pur essendo uno dei pochi miti dell'Italia novecentesca, ma anche un quadro straordinario del Veneto contadino e abbandonato nel quale maturarono tanto la rivolta socialista quanto la reazione fascista. Un saggio documentato, di facile e accattivante lettura, che propone un'Italia insospettata e una grande, straordinaria, indimenticabile figura.
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Un Italiano diverso. Giacomo Matteotti
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Anno edizione:2011
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CONCETTA SIRENA 29 novembre 2017
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