Una tesi molto pronunciata e poco applicata in questi ultimi tempi è che coloro che vogliono realizzarsi nel lavoro debbano programmare un'esperienza all'estero. Un altro pensiero molto diffuso è quello secondo cui molti italiani, capaci e intelligenti, lasciano la Penisola per andare in luoghi dove possano essere valutati (e pagati) per le loro capacità. Il libro di Severgnini potrebbe terminare con l'acronimo Q.E.D. (o C.V.D. per i non latinisti), infatti, fornisce ottime dimostrazioni alle tesi sopra descritte ricordandoci, in aggiunta, che fuori dai nostri confini si trova un numero di italiani che non corrisponde solamente a storie di studenti e ricercatori ma anche ad esperienze particolarmente toccanti come quella, ad esempio, di Barbara Olivi in una favela del Brasile dove aiuta giovani mamme e si occupa di bambini nell'asilo di zona. Un luogo in cui le strade sono invase da rifiuti, dove la droga si consuma senza paura di farsi notare e i ragazzi muoiono per overdose. Ma non fatevi ingannare da queste ultime righe. E' vero, Italians è un libro che tratta una molteplicità di argomenti interessanti, ma lo fa con un tono spigliato e con un pizzico di ironia alla David Letterman. Il libro, in pratica, è proposto come un viaggio intorno al mondo che suscita riflessioni e che rimane comunque semplice da leggere. Esso è da considerare come una "celebrazione" del forum che l'autore tiene su Internet all'indirizzo www.corriere.it/severgnini Consigliato!
Beppe Severgnini credeva esistesse un modo nuovo di viaggiare, di fare giornalismo, di coinvolgere i lettori. E s'è inventato "Italians". Il forum viene seguito in cinque continenti, da dieci anni. Gli italians scrivono, raccontano, commentano, spiegano il mondo che vedono. Beppe in questi anni è passato a trovarli, li ha conosciuti, s'è fatto una pizza con loro. E racconta com'è andata. Ne è nato un affresco degli italiani che vivono all'estero, delle loro idee e delle loro abitudini, del loro lavoro e delle loro scoperte; e, insieme, un ritratto agrodolce dell'Italia vista da lontano. Un libro di viaggi diverso: fresco, ironico, moderno, scandito da ottanta "pizze italians" nei luoghi più disparati del pianeta. A Kabul e a Beirut, dove si sono scontrate con alcune difficoltà locali; a Los Angeles e a San Francisco, dove hanno coinciso con un'elezione presidenziale; ad Atene e a Pechino, quando si sono messe sulla scia di un'Olimpiade. In tutta Europa - da Londra a Lisbona, da Monaco a Mosca - dove gli italiani studiano, insegnano, lavorano, abitano, s'innamorano. Se è vero che internet sta cambiando il modo di comunicare e fare informazione, "Italians" è ormai più di un forum. È diventato una parola nuova: indica la nostra emigrazione più recente ed esuberante. Gli italians scrivono, raccontano, spiegano, domandano, discutono, protestano (parecchio). Ma, soprattutto, confrontano.
Venditore:
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Anno edizione:2009
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Formato:Tascabile
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Piergiorgio Stocchi 04 gennaio 2009
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