Jazz At Berlin Philharmonic XII - Sketches Of Miles

Tra le leggende del jazz, Louis Arm strong si distingue ancora come il più noto di tutti, ma anche Miles Davis ha il suo posto unico: come il più grande genio e innovatore che la forma d'arte abbia mai conosciuto. Nato a St. Louis nel 1926, il trombettista non era solo una figura immediatamente riconoscibile, era un visionario che più volte ha dato nuovi, decisivi impulsi al jazz moderno, a partire dai primi anni Quaranta quando era ancora adolescente, quando ne era il cuore dell'invenzione del bebop. Poi, nel 1949, ha contrastato il calore del bebop con il cool jazz. E quando le rivoluzionarie registrazioni di questo periodo furono pubblicate su "Birth of the Cool" nel 1957, Miles Davis, insieme al magistrale arrangiatore Gil Evans, stava già anticipando la prossima mini-rivoluzione: il modal jazz. Tra il 1957 e il 1959 furono prodotti in rapida successione tre album epocali in questo idioma: “Miles Ahead”, “Milestones” e “Kind of Blue”, l'ultimo dei quali divenne l'album jazz di maggior successo di tutti i tempi. Miles Davis si esibì alla Philharmonie al primo Jazz fest di Berlino nel 1964, tornandovi come headliner per un totale di otto volte. In ricordo di questo legame duraturo, e anche per celebrare i 30 anni dalla morte di Miles, Siggi Loch, curatore della serie "Jazz at Berlin Philharmonic", ha ideato un omaggio a questo genio musicale con "Sketches of Miles". La prima parte del programma si è concentrata sui momenti salienti delle registrazioni della band di Miles Davis, mentre nella seconda i membri della Filarmonica di Berlino si sono uniti sul palco al Theo Croker Quartet per eseguire tre suite dagli album orchestrali, "Miles Ahead", “Porgy and Bess” e “Schizzi di Spagna”. Gli arrangiamenti sono stati appositamente commissionati per il concerto. In “Sketches of Miles” il Theo Croker Quartet, insieme ai membri della Filarmonica di Berlino e Magnus Lindgren, non solo ha seguito le orme di un genio, ma ha anche lasciato la propria impronta indelebile.