Karma rosso sangue - Jean-Christophe Grangé - copertina
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Letteratura: Francia
Karma rosso sangue
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Descrizione

Jean-Christophe Grangé ha immaginato un caso intricatissimo in un'epoca storica affascinante: quella della turbolenta primavera sessantottina francese.


Parigi, maggio 1968. Le piazze della città sono invase da ragazzi provenienti da tutti gli angoli della Francia. Chiedono la fine delle guerre levando cori e cartelli contro il governo. È in questo clima burrascoso che il giovane studente Hervé, tanto intelligente quanto poco incline a seguire le regole, rinviene il corpo senza vita dell'amica Suzanne, segnato da strane impronte di morsi. Non solo: il cadavere è stato accuratamente posizionato in modo grottesco, senza un apparente significato. Ancora molto scosso, Hervé contatta l'unica persona che può aiutarlo: Jean-Louis, il suo fratellastro poliziotto. Quando arriva sul luogo del delitto, Jean-Louis osserva con attenzione la scena e riconosce uno schema che ha già riscontrato nel caso di un altro giovane attivista di qualche tempo prima. In entrambi i casi, i cadaveri sono stati disposti come se stessero facendo yoga. E questo non è l'unico segnale che ricollega i delitti all'Oriente, molto in voga tra i giovani che affollano le strade parigine. C'è qualcuno che sta seminando il terrore, confondendosi poi abilmente tra la folla. Ma gli indizi sono troppo pochi per risalire a un colpevole e i due ragazzi brancolano nel buio più assoluto. Fino a quando anche Hervé scompare misteriosamente. Adesso Jean-Louis deve prendere una decisione. Il suo istinto gli dice che la chiave di tutto è l'India, quel mondo esoterico di cui è facile subire il fascino potente. E in qualche caso, letale. Il poliziotto però non ha altra scelta: nulla potrà impedirgli di salvare il fratello.

Tropes e temi

Dettagli

2024
29 ottobre 2024
640 p., Brossura
9788811011620

Valutazioni e recensioni

  • Stefania
    Grangé maestro assoluto del male

    “Cos’è il male? La violazione dell’innocenza, la vittoria delle tenebre sulle menzogne fruste, sulle false illusioni” Parigi 1968, la città è assediata dalle contestazioni studentesche e proletarie, una guerriglia sociale che sfocia in assalti e violenze. Hervé, ingenuo studente universitario romantico e sognatore, rinviene il cadavere della sua amica Suzanne, appesa ad una trave della camera da letto, sventrata e composta in una posizione yoga. Hervé chiama in aiuto il fratello Jean-Louis, poliziotto tormentato, reduce della guerra di Algeria, sopravvive agli incubi e alle violenze vissute con l’abuso di psicofarmaci e anfetamine. Jean-Louis si muove al di fuori della legge, conduce le indagini a modo suo, mosso dai fantasmi che si porta dentro, giustiziere solitario e maledetto. L’orrendo delitto innesca una spirale di terrore, oscura la mano e il motivo di un tale massacro: fra droghe psichedeliche e ricerca del karma, i due fratelli e Nicole, studentessa sessantottina amica di Hervé, si ritrovano a seguire una pista spirituale che li porterà in India. Una terra patria della religiosità e della spiritualità, contraddittoria, fulcro di sette e leader carismatici nella quale tanti giovani europei, in un’illusoria ricerca della libertà, sono rimasti vittima di pratiche esoteriche e di droghe devastanti, perduti nell’anima e nello spirito. Due fratelli, un filo rosso sangue che lega Parigi all’India, una discesa negli inferi. Grangé ancora una volta è maestro assoluto nel raccontare il male più profondo, quello che dimora nell’uomo, che è parte integrante della sua stessa natura. La genetica maledetta, sempre quella, che fonda radici profonde e si tramanda, senza redenzione.

  •  Angelo
    Una telenovela raffazzonata

    Grangé è bravo e scrive sempre storie estreme. Stavolta gli ingredienti erano i consueti (storia tirata al limite, viaggi, follie religiose o simili) ma le dosi non erano giuste e la pietanza è venuta male. In alcuni momenti ci si sente dentro una improbabile telenovela. Per giunta il libro è lungo.

Conosci l'autore

Foto di Jean Christophe Grangé

Jean Christophe Grangé

1961, Parigi

Jean-Christophe Grangé è autore di romanzi che hanno ampliato i confini del thriller tradizionale. Dopo l'esordio negli anni Novanta, giunge alla notorietà grazie al film di Mathieu Kassovitz tratto da I fiumi di porpora (Garzanti 1999) interpretato da Jean Reno e Vincent Cassel, il primo di diversi adattamenti delle sue opere per il cinema e la televisione. Per Garzanti ha pubblicato anche Il volo delle cicogne (2010), Il concilio di pietra (2001), Amnesia (2012), Il respiro della cenere (2013) e Il rituale del male (2016), primo volume della saga nera che trova la sua conclusione nell'Inganno delle tenebre (2017), La maledizione delle ombre (2019), L'ultima caccia (2020), L' altare della paura (2021), La maschera di marmo (2022).

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