Lachrymose Monuments Of Obscuration

All'alba del loro terzo decennio, i finlandesi HOODED MENACE sono un pilastro tra due distinti regni del METAL underground, il DOOM lento e melodico ed il DEATH distruttivo. Il settimo album della band è ancora radicato nell'ossessione cultuale per gli HORROR classici, ma con “Lachrymose Monuments of Obscuration”, questi custodi del DEATH-DOOM sono ben lungi dall'essere bloccati nelle loro abitudini. “Pale Masquerade” evoca i Cavalieri Templari, la musa mangia-carne del regista Amando de Ossorio con una nuova serie di riff ossuti e growl DEATH che puzzano di tomba. Anche se l'influenza dei Candlemass e dei Paradise Lost è sempre presente, gli Hooded Menace continuano a rompere gli schemi, arricchendo il loro stile con melodia accattivante. I fan della vecchia scuola faranno headbanging quando sentiranno la cover di “Save a Prayer” dei Duran Duran cosparsa del tipico terrore insanguinato della band. “Lachrymose Monuments of Obscuration” ribadisce l'influenza HEAVY METAL degli anni '80 che gli Hooded Menace hanno introdotto in “The Tritonus Bell”, con ritmi trascinanti tra assoli incandescenti che grondano neon e le guglie allucinogene dei Cathedral in combutta con King Diamond. Con “Lachrymose Monuments of Obscuration”, gli Hooded Menace gettano una nuova luce spettrale sul DEATH-DOOM METAL!