Un classico del pensiero del grande giurista tedesco Schmitt e fondamentale per capire la crisi del parlamentarismo di inizio novecento. Traduzione molto buona, edizione nel complesso accettabile.
Pubblicato nell'estate del 1932, nell'agonia della Repubblica di Weimar, il libro offre sia una rigorosa e originale interpretazione dello Stato moderno, sia una lettura della Costituzione tedesca, che nelle intenzioni del grande giurista avrebbe dovuto salvare la Germania dalla paralisi parlamentare e dall'assalto deUe forze estremistiche antisistema. Al di là della contingenza storica in cui fu scritta, e delle soluzioni prospettate da Carl Schmitt, questa drammatica testimonianza intellettuale e politica vale come riflessione classica quanto controversa sulla crisi della democrazia. Introduzione di Carlo Galli.
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Anno edizione:2018
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utente_8136 14 aprile 2022Opera stimolante
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