Ligabue conosciuto da tutti come cantautore, da molti anche per i suoi film e da pochi come scrittore, non scrittore di canzoni, ma di romanzi e poesie. Ligabue poeta compone 77 poesie, 77 pensieri in 7 capitoli che ci offrono tantissime riflessioni. Perché proprio questo ripetersi del numero sette? Il sette è un numero particolare per Luciano. Cognome: composto da 7 lettere Nome: composto da 7 lettere Le iniziali: sono due 7 se rovesciati 1987: anno del primo concerto Data di nascita: 13/03, 13+3=7 (: 1+3+3=7) Questa raccolta viene realizzata in un periodo travagliato della sua vita, in seguito alla perdita del padre e alla separazione dalla moglie. Queste poesie segnano un ritorno alle origini per Luciano, con quel suo modo di raccontare storie tramite personaggi, tipico dei suoi primi dischi. Parole sparse ma unite da un unico filo conduttore, un filo rosso che parte dal cuore di Luciano Ligabue e arriva al nostro, inondandoci la mente con sensazioni contrastanti. Lo stile è quello classico e marcato del Ligabue dei primi dischi: profondo, ironico, genuino, a suo modo romantico e onesto. Non vi aspettare di trovare il solito Ligabue. Queste non sono canzoni senza musica, queste sono poesie: intuizioni, sensazioni, flash, colori, sapori, tagli. Il lessico è accurato e la metrica a volte rispetta rime e assonanze, altre volte si scioglie in versi più che liberi. Non voglio provare a riassumere le poesie e i loro significati, ma vi invito, senza dubbio, a leggere questa raccolta per vedere in modo diverso un personaggio al quanto famoso e che tutti sembrano conoscere. Immergetevi nelle sue parole, ma in modo nuovo e diverso. Non tutte hanno attratto la mia attenzione subito, alcune sono entrate nella mia anima come fossero schegge impazzite. Si leggono in pochissimo tempo, ma sono dense di emozioni, di significati, di parole appassionate e sentite.
Lettere d'amore nel frigo. 77 poesie
Per Luciano Ligabue le canzoni non sono poesie in musica. Sono canzoni, un'altra cosa. A maggior ragione, le poesie non sono canzoni senza musica. Sono - questo sí - un altro modo di raccontare storie ed emozioni. Queste poesie segnano un esordio ma, in qualche modo, anche un ritorno al Ligabue delle origini, il Ligabue dei primi album e dei racconti di Fuori e dentro il borgo più che del romanzo "La neve se ne frega", il Ligabue che riscopre il gusto di raccontare persone e personaggi. C'è il padre morente, il figlio che cresce, ma anche la strana insegnante di educazione fisica, e l'antipatico Marzio, c'è "B", che "è tornato, è morto, ma si era sbagliato", c'è la bambina scappata di casa tanto tempo fa. Non solo storie. Una raccolta che alterna analogie e rimandi a improvvisi "intervalli". Poesie che non hanno una morale -ci mancherebbe - ma che non hanno paura ad affermare che nella vita occorre "accettare meraviglia" ed essere, sempre e comunque, come "un paio di farfalle dure a morire". Testi che riconoscono nei maestri della poesia americana del Novecento un punto di riferimento, dai quali Ligabue - come ogni allievo che si rispetti - si allontana subito. Perché la sua voce, anche nelle poesie, è inconfondibilmente e solo sua.
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                                        Edizione:1
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                                        Anno edizione:2017
 
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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        Patrizia Ferri 14 maggio 2018
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Ben settantasette sono le poesie presenti all'interno del libro, un libro che un qualsiasi ascoltatore di Ligabue non può farsi sfuggire. Ognuna di queste poesie è dedicate alla vita del cantautore, alle sue emozioni e ai suoi stati d'animo: diverse per struttura, testo e ritmo, dimostrano la capacità multipla del cantautore di saper lavorare al tempo stesso in musica e in editoria. Di tutti i suoi libri che ho letto, questo è comunque quello che preferisco maggiormente: gli altri li considero un po' troppo "futuristici", seppur ben scritti.
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        Erminia Ebner 19 maggio 2016
Luciano Ligabue è un'artista poliedrico che riesce a esprimere e a comunicare con ogni forma creativa. Lo dimostra più che mai in questa raccolta di poesie che ben si distinguono dalle canzoni per ritmo e struttura, pur traendo spunto e ispirazione dagli stessi contenuti. Ligabue è certamente un grande consumatore del genere e trae ispirazione per lo più da certa lirica americana schietta e cruda, la cui massima espressione è forse rappresentata da Charles Bukowski. Consigliato per chi è privo di pregiudizi.
 
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