Regia meravigliosa e temi d'importanza rilevante, consigliato!
Lettere da Iwo Jima
Sessant'anni fa l'esercito americano e quello giapponese si sono scontrati a Iwo Jima. Decenni dopo diverse centinaia di lettere sono venute alla luce, lettere che danno volto e voce agli uomini che hanno combattuto sull'isola e al generale che li ha guidati. I soldati giapponesi vengono inviati a Iwo Jima pur sapendo che molto probabilmente non faranno mai ritorno in patria. Al comando c'è il generale Tadami Kuribayashi, che durante i suoi viaggi in America ha compreso l'inutilità della guerra . Con pochi strumenti di difesa le tattiche del generale Kuribayashi riescono a trasformare quella che era stata immaginata come una sconfitta rapida e sanguinosa in un lungo combattimento eroico.
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Titolo originale:Letters from Iwo Jima
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Regia:
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Interpreti:
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Paese:Stati Uniti
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Produzione:Warner Home Video, 2007
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Distribuzione:Warner Home Video
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Durata:140 min
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Lingua audio:Italiano (Dolby Digital 5.1);Inglese (Dolby Digital 5.1);Francese (Dolby Digital 5.1);Tedesco (Dolby Digital 5.1);Giapponese (Dolby Digital 5.1)
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Lingua sottotitoli:Danese; Finlandese; Francese; Inglese; Inglese per non udenti; Italiano; Italiano per non udenti; Norvegese; Olandese; Portoghese; Spagnolo; Svedese; Tedesco
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Formato Schermo:2,40:1 Wide Screen
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Contenuti:speciale; note di produzione; trailers
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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M 01 gennaio 2025Impeccabile
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Paolo 13 marzo 2022Non ne manca una!
Il grande Clint non ne manca una! Un grande film. Geniale. Necessario per capire il valore del film sarà non perdersi anche Flags of our father, film speculari che solo Eastwood poteva essere così folle da realizzare!
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RINO 24 ottobre 2021Letters from Jwo Jima - Il miglior film del 2006
Il miglior film del 2006, che meritava un pò più attenzione da parte di tutti, ha pagato sicuramente lo scotto del molto più pubblicizzato e deludente "Flags of our fathers", che parte dallo stesso episodio (Jwo Jima) e dalla stessa idea (scavare nell'animo e nei pensieri di un soldato). Un vero peccato, perché i due film sono completamente diversi sia nella trasposizione che nel risultato finale: un salto di tre categorie, un vuoto che viene creato e riempito dalle parole di una madre che ti accomunano al tuo peggior nemico o da quei gesti di umanità che spingono la tua mente ed il tuo cuore oltre il colore di una divisa, facendoti immediatamente riconoscere quello spirito di uguaglianza e fratellanza di cui spesso ci si dimentica ma che è dentro di noi, incastonato nella nostra anima. Dopo il passo falso fatto con "Flags of our fathers", Clint Eastwood ritrova, quindi, lo stesso tocco magico degli ultimi due capolavori che ci aveva regalato ("Mystic River" e "Million Dollar Baby"): con Paul Haggis ha formato una coppia imbattibile destinata a rimanere nel firmamento del cinema... Azzeccatissime (se non obbligatorie) le scelte della lingua originale e di tutto il cast che è stato assolutamente all'altezza della situazione perché non è affatto vero, come si è detto da più parti, che il solo Ken Watanabe regge il film. E' stato, infatti, grazie a tutti loro che quei soldati, caduti uno dopo l'altro come quelle lettere, hanno rivissuto e rivivono negli occhi umidi dello spettatore... Voto: 10.
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