Letto e biscotti

La trama di per sé è molto accattivante e lo stile narrativo del diario è un simpatico modo per scandire le infinite giornate di riposo forzato a cui è sottoposta Q. Tuttavia, alcuni passaggi risultano lenti e noiosi anche se in fondo rendono l'idea della situazione. Si vivono i mesi della gravidanza provando sulla propria pelle l'ansia e i timori della protagonista così come le piccole gioie. Ho apprezzato molto il modo in cui è stata "gestita" la crisi matrimoniale, che poi rispecchia una crisi personale dei due protagonisti Queen e Tom, e il lieto fine che ne consegue, Tutto sommato è una lettura piacevole e poco impegnativa, sconsigliata in caso di gravidanza a rischio ma consigliata a chi vuole staccare la mente e lasciarsi trasportare nella lenta ma affollata vita di Q.

Premesso che i libri femminili, poco impegnativi e leggeri di tanto in tanto ci vogliono. Letto e biscotti parte con una trama impegnativa: una donna in carriera con brillante marito ed una vita pregna, scopre che la sua è una gravidanza a rischio, questo significa totale immobilità per i prossimi mesi fino alla nascita del bebè. Fra isterismo, cibo e solitudine si snodano le vicende di questa gravidanza allettata. Il guaio è che lo stile narrativo è monotono per non dire ripetitivo e totalmente basato sul cibo. Sebbene la storia mi paresse accattivante devo ammettere che sta scemando nella noia, purtroppo la storia risulta piatta senza sbocchi, senza riflessioni o spunti interessanti, per certi versi ispirata a Bridget Jones e ai romanzi della Kinsella, con meno umorismo sagace però. Non lo definirei brillante o di grande intrattenimento, ma se proprio non vi va di leggere altro vi potete pure accontentare. Non lo consiglio troppo alle donne in gravidanza. Da non leggere durante il ciclo per non farsi venir fame. Da non consigliare alla futura suocera! Da leggere negli intervalli fra un libro e l'altro se non si ha ispirazione. Da non leggere se non si sopportano le protagoniste piagnone ed isteriche all'ennesima potenza. Da non regalare alle future nonne o a zie invadenti! Da leggere in aereo per svuotare la mente. Se amate i romanzi femminili ma non i rosa, potrebbe fare al caso vostro. Se amate il genere Kinsella ma senza shopping potrebbe interessarvi. Da non prendere come lettura impegnativa e da non regalare a ginecologi/ostetriche e via dicendo. . . .