Pulixi continua a posizionarsi nel podio dei migliori autori di libri gialli degli ultimi anni. I suoi romanzi hanno sempre un filo conduttore, soprattutto nei personaggi ricorrenti che si evolvono nel tempo e con storie che si aprono al lettore sempre più. Con questo romanzo vuole però avvicinare anche chi è di passaggio, i lettori che non vorrebbero cominciare una saga e che non hanno voglia di mettersi a scoprire quale sia il primo di una serie di libri con gli stessi protagonisti. Questo romanzo introduce i suoi personaggi, li racconta e ne analizza le sfaccettature tra le righe dei loro discorsi, tra gli sfondi delle loro storie di vita che, quasi con regia cinematografica, portano lo spettatore indietro nel tempo senza però svelare se non il necessario, perché lo spettatore sia curioso di scoprirne di più lungo la storia. I personaggi vengono così dipinti da subito con le loro caratteristiche principali, lasciando alle loro parole il compito di svelarne stati d'animo, desideri, opinioni. L'ambientazione puntuale ricalca nel dettaglio l'origine sarda dello scrittore e i luoghi sono facilmente riconducibili fin da subito al bellissimo capoluogo. Con maestria Pulixi narra e fa immergere, dando il tempo al lettore di fare le proprie deduzioni senza però svelare nulla che gli stessi personaggi non scoprano coi loro tempi naturali. E il lettore, anche quello di passaggio, si appassionerà, vorrà continuare a far parte di quel circolo variegato di entusiasti del giallo parte della trama che, con umorismo, dedizione e amicizia, farà rabbrividire ed emozionare.
