(Londra 1804-81) uomo politico e scrittore inglese. Esordì in campo letterario nel 1826 con il romanzo Vivian Grey. Nel 1832 presentò la propria candidatura alla Camera dei comuni, iniziando così una carriera politica che lo doveva portare alle massime responsabilità di partito e di governo (leader dei conservatori dopo il 1848, fu primo ministro nel 1868 e dal 1874 al 1880, all’apogeo dell’età vittoriana). Continuò tuttavia la sua attività letteraria, pubblicando romanzi che si collocano nel filone della narrativa a tesi e della critica di costume. Coningsby (1844), Sybil (1845), Tancred (1847), Lothair (1870) sono soprattutto allegorie politiche a sostegno di un conservatorismo rinnovato, che assegna all’aristocrazia il compito di risolvere i problemi sociali della nazione. Tema ricorrente è la maturazione di un giovane aristocratico e la sua unione con una donna della nuova classe industriale.