(Saint-Malo 1782 - Parigi 1854) sacerdote e scrittore francese. Esponente di un cattolicesimo antiautoritario e democratico, sostenne le proprie idee nel Saggio sull’indifferenza in materia di religione (Essai sur l’indifférence en matière de religion, 4 voll., 1817-23), nell’opera La religione considerata nei suoi rapporti con l’ordine pubblico e civile (De la religion considérée dans ses rapports avec l’ordre public et civil, 1824) e attraverso il giornale «L’Avenir» (fondato nel 1830). Incorso nella disapprovazione papale rispose con Parole d’un credente (Paroles d’un croyant, 1833), dove, in uno stile ardente, difese la concezione di uno stato democratico che si ispiri ai contenuti del Vangelo e ai sentimenti cristiani. Il libro influì tra l’altro sul pensiero di Gioberti e Mazzini. All’irrigidimento della chiesa ufficiale nelle sue posizioni di condanna, L. tentò di reagire impegnandosi nelle fila del partito repubblicano e partecipando attivamente alla vita politica francese del tempo, che abbandonò solo dopo il colpo di stato del 1851. Le sue idee sono ribadite nelle ultime opere: Il libro del popolo (Le livre du peuple, 1838) e Schizzo d’una filosofia (Esquisse d’une philosophie, 4 voll., 1841-46).