(Weald of Kent 1554 - Londra 1606) scrittore inglese. Dopo gli studi ad Oxford e a Cambridge, pubblicò un romanzo che lo rese celebre, Eufue, l’anatomia dello spirito (Euphues or the anatomy of teh wit, 1578), cui diede un seguito con Eufue e la sua Inghilterra (Euphues and his England, 1580). Fu inoltre autore di brillanti commedie, che segnano una tappa importante nella storia del teatro elisabettiano, in particolare per l’abilità dei dialoghi in prosa: si ricordano Alessandro e Campaspe (Alexander and Campaspe, 1584), Endimione (Endimion, 1588), La donna nella luna (The woman in the moon, 1597). La fama di L. è però legata al primo romanzo dove, attraverso le avventure di un giovane ateniese a Napoli e in Inghilterra, divulgò un facile platonismo messo in voga dalle accademie italiane, e allo stesso tempo, realizzò un’efficace satira della società inglese. Ma soprattutto fu grandissima, sulla prosa inglese del Seicento, l’influenza dello stile concettoso da lui creato (? eufuismo), che rappresenta una delle forme più tipiche del gusto barocco.