(Varsavia 1812 - Ginevra 1887) scrittore polacco. Fu autore di poesie, commedie, studi storici, critici e politici e di più di duecento romanzi che rivelano l’influsso di W. Scott, E.T.A. Hoffmann, Stendhal e Balzac. Molti di essi sono dedicati alla vita dei contadini e al problema della terra: Ostap Bondarczuk (1847), Il guardiano (1848), La capanna fuori del villaggio (1855). Tra i romanzi è noto soprattutto il vasto ciclo dedicato alla storia della Polonia dalle origini fino al sec. XVIII. Le opere di K., complicate nell’intreccio, con personaggi psicologicamente poco verosimili, appesantite da riflessioni moralistiche, anche se ampiamente documentate da un punto di vista storico, hanno valore soprattutto come testimonianza del passaggio dal romanticismo al realismo nella seconda metà del sec. XIX.