(Copenaghen 1869 - Dresda 1954) scrittore danese. Di umili origini, debuttò come scrittore di romanzi nei toni del decadentismo (Espiazione, 1899), ma con Pelle il conquistatore (4 voll., 1906-10) e con Ditte, figlia dell’uomo (3 voll., 1917-21) pose al centro della sua narrativa il problema sociale del proletariato urbano danese. Frutto dei suoi viaggi in Unione Sovietica furono i saggi Verso lo spuntar del giorno (1923) e Due mondi (1934); parzialmente autobiografici i romanzi Morten il rosso (1945), scritto dopo la liberazione della Danimarca, e La generazione perduta (1948), in cui le tendenze progressiste del primo periodo cedono il posto a una sempre più aperta fede rivoluzionaria.