(Marsiglia 1922) critico letterario francese. Esponente di punta della nuova critica, tende, nei suoi saggi, a individuare le gerarchie (spaziali, affettive ecc.) che gli scrittori istituiscono fra gli oggetti e i sentimenti da loro affrontati: Letteratura e sensazione (Littérature et sensation, 1954, nt), Poesia e profondità (Poésie et profondeur, 1955, nt), L’universo immaginario di Mallarmé (L’univers imaginaire de Mallarmé, 1961, nt), Paesaggio di Chateaubriand (Paysage de Chateaubriand, 1967, nt), Studi sul Romanticismo (Études sur le Romantisme, 1971, nt), Proust e il mondo sensibile (Proust et le monde sensible, 1974), Microletture (Microlectures, 1979-83, nt); in quest’ultima opera l’analisi degli elementi formali porta alla descrizione dell’universo esistenziale dei singoli autori («paesaggi»). Tra i suoi studi più recenti: Quattro letture (Quatre lectures, 2002, nt), Roland Barthes. Ultimo paesaggio (Roland Barthes. Dernier paysage, 2005, nt).