Regista e sceneggiatore statunitense. Protagonista del cinema militante americano, documentarista radicale del gruppo Newsreel, apolide e girovago, esordisce nel 1967 (In the Country) ponendo le basi di un cinema formalmente rigoroso e lucidamente critico, in mirabile equilibrio tra pubblico e privato. Elementi che tornano in The Edge (1967) e Ice (1968), il più acuto ritratto di una generazione impegnata. Radicalizzando la forma del docu-fiction, adotta «come metodo l'intreccio polifonico delle voci dei personaggi e la presenza diretta, flagrante, del film-maker testimone e interlocutore» (R. Turigliatto), come accade in Unser Nazi (1984), dissezione del nazismo sul set di Wundkanal (1984) di T. Harlan. Sceneggiatore di molte sue regie (e cosceneggiatore di Lo stato delle cose, 1982, di W. Wenders), è anche operatore e montatore di Milestones (1975) e Route One (1989), in cui l'attraversamento geografico del paese diviene escursione storico-culturale sugli Stati Uniti, tra afflato epico e personale malinconia.