Walker Percy è nato in Alabama in una famiglia altolocata ma parecchio infelice: il padre si suicida prima della sua nascita, la madre muore due anni dopo in un incidente stradale. Lo zio che gli fa da tutore si rivolge a lui citando massime di Marco Aurelio. Viste le premesse, non stupisce che Walker riveli un temperamento piuttosto introverso e sensibile, nonché una certa propensione alla sfortuna.
Si laurea in medicina, ma negli anni di tirocinio contrae una brutta forma di tubercolosi, che lo costringerà a un’interminabile convalescenza. Durante i lunghi mesi a letto legge Kierkegaard e Dostoevskij, si converte al cattolicesimo e decide di gettare il camice alle ortiche e diventare scrittore. Studia, scrive e conduce vita ritirata; tra i suoi grandi meriti, l’aver portato alla pubblicazione Una banda di idioti di John Kennedy Toole.
Percy muore in Louisiana nel 1990.