(Neuchâtel 1901 - Roma 1957) saggista e critico svizzero di lingua francese. Nato da famiglia calvinista e convertitosi nel 1950 al cattolicesimo, successe a E. Mounier alla direzione della rivista cattolica «Esprit». La sua lettura critica, attenta alle inquietudini psicologiche, aperta a suggestioni mistiche, densa di implicazioni culturali, risente dell’insegnamento di maestri come Bachelard e Raymond. I saggi più notevoli sono raccolti sotto il titolo Creazione e destino (Création et destinée, 2 voll., 1973-74). Notissimi sono quelli su Pascal, Balzac, Nerval, Péguy, Bloy, Ramuz, Bernanos. Il suo capolavoro, L’anima romantica e il sogno (L’âme romantique et le rêve, 1937), è dedicato ai rapporti tra il romanticismo tedesco e la poesia francese. Importanti sono anche le sue traduzioni da Goethe, Hoffmann, Schiller e Richter. Postumo è Poesia della presenza (Poésie de la présence, 1957).