(Madrid 1874 - Monóvar, Alicante, 1967) scrittore spagnolo. Con Unamuno e R. de Maeztu, fu tra gli animatori di quel movimento di idee noto come «generazione del ’98». A. si distingue, fra gli intellettuali dell’epoca, per la tendenza ad analizzare la crisi del suo paese dalla prospettiva e con la misura dell’elzevirista, e cioè nei toni di una sorvegliata ironia, polemicamente incline agli aspetti marginali dei problemi e alle verità più nascoste. Uno stile che ambisce a una raffinata trasparenza sorregge questa sorta di moralismo estetico lungo l’intero arco della sua produzione, che dà i frutti migliori nei primi decenni e nella saggistica (per es. nei ritratti critici di Al margine dei classici, Al márgen de los clásicos, 1915), piuttosto che nella narrativa (che conosce anche il momento surrealista di Félix Vargas, 1928) e nelle esperienze poetiche e teatrali.