(Thann, Alsazia, 1886 - Roma 1956) critico e filologo tedesco. Insegnò filologia romanza nelle università di Marburgo (1920), Heidelberg (1921) e Bonn (1929-51). Si dedicò particolarmente allo studio della cultura francese e del suo influsso sulla cultura europea con le opere Lo spirito francese nella nuova Europa (Französischer Geist im neuen Europa, 1925), Marcel Proust (1928) e Introduzione alla cultura francese (Einführung in die französische Kultur, 1930). Notevole successo di critica ottennero il suo saggio su Balzac (1923) e quello su M. Barrès (1921), volto a indagare le basi spirituali del nazionalismo francese. Ma il suo capolavoro è del 1948, La letteratura europea e il medioevo latino (Europäische Literatur und lateinisches Mittelalter), opera che intende indicare nel medioevo latino anziché nel rinascimento e nella classicità tradizionalmente intesa le fonti di un nuovo umanesimo.