(Firenze 1792-1876) uomo politico e scrittore italiano. Fondatore, con G.P. Vieusseux, dell’«Antologia» (1821) e promotore dell’«Archivio storico italiano» (1841), fu tra gli esponenti del liberalismo moderato; nel 1860 fu nominato senatore del regno. Ebbe l’amicizia di Leopardi, che gli dedicò la Palinodia (1835), nella quale prendeva ironica distanza dall’ottimismo dei liberali. Scrisse un importante Frammento sull’educazione (1845), Cinque lettere di economia toscana (1845) e la Storia della Repubblica di Firenze (1875). La prosa di C., che intreccia con eleganza dati e momenti oratori, fatti e moralità, si inserisce nella tradizione classicista.