Caio Velleio Patercolo (19 ca a.C. - dopo 30 d.C.) è stato uno storico latino. Di famiglia campana, fece una discreta carriera pubblica: questore nel 7 e pretore nel 14 d.C., non raggiunse il consolato probabilmente perché coinvolto nella caduta di Seiano (31 d.C.). Di lui ci è giunto un compendio di Storia romana in 2 libri, con qualche lacuna nel I libro: l’opera inizia con un breve sommario della storia orientale e greca e si fa poi più ricca per le vicende recenti. È un testo che rappresenta bene il tipo di storiografia filo-imperiale condannato da Tacito. Interessanti sono alcune caratterizzazioni individuali, anche di personaggi minori, e gli excursus sulla colonizzazione romana, sulle province, sulla antica letteratura latina, su quella del periodo ciceroniano e su quella augustea. Lo stile di V.P., ricco di interrogazioni e di esclamazioni, reca tracce evidenti di artificiosità retorica.